LE 3 TECNICHE PER DORMIRE MEGLIO NEI CAMBI DI STAGIONE
Svegliarsi con il rumore della pioggia dopo un mese di caldo estenuante consapevoli che l’autunno, i suoi colori e la sua atmosfera, si stanno avvicinando.
Cosa c’è di meglio?
Il magico arrivo dell'autunno però, come tutti i cambi di stagione,
porta con sé anche una nota negativa.
I cambiamenti stagionali, infatti, portano con loro un
affascinante spettacolo di colori e atmosfere mutevoli, ma, purtroppo,
anche cambiamenti nella regolazione interna nel nostro corpo.
Con l'accorciarsi delle giornate e il mutare delle temperature, il corpo subisce variazioni significative che possono influenzare il nostro sonno.
Arriviamo quindi all’argomento della quinta tappa del nostro percorso estivo: il sonno, e nello specifico, come riuscire a dormire bene durante i cambi di stagione.
Come prima cosa comprenderemo perché si dorme peggio durante il periodo del cambio stagione e, successivamente, esploreremo 3 tecniche per conciliare
il nostro sonno durante quei periodi.
Sei pronto ad incamminarti?
Il cambio di stagione, specialmente quando si passa dall'inverno alla primavera o dall'estate all'autunno, può influenzare il nostro ritmo circadiano e il sonno. Questo fenomeno è noto come "jet lag stagionale" o "stanchezza da cambio di stagione".
Ma perché si dorme peggio durante i cambi di stagione?
Ciò avviene principalmente a causa di due fattori:
1. Variazione della luce solare
L'alterazione delle ore di luce naturale durante i cambi di stagione influenza il nostro ritmo circadiano, che è il ciclo naturale di sonno-veglia del nostro corpo.
La luce solare, infatti, è uno dei principali segnali che regolano il nostro ritmo circadiano.
Quando ci spostiamo da un periodo con giorni più lunghi a giorni più corti (o viceversa), il nostro corpo impiega del tempo per adattarsi a questa variazione.
Questo può portare a difficoltà nell'addormentarsi o nel svegliarsi al momento desiderato.
2. Cambiamenti nelle abitudini
I cambi di stagione possono influenzare anche le nostre abitudini quotidiane, come gli orari in cui mangiamo, facciamo esercizio fisico e andiamo a letto.
Questi cambiamenti possono destabilizzare ulteriormente il ritmo circadiano e influenzare la qualità e la quantità del sonno.
Dunque, quando il nostro ritmo circadiano è disturbato, sperimentiamo sintomi simili a quelli del jet lag, come stanchezza e sonnolenza durante il giorno, difficoltà a svegliarsi al mattino e problemi nell'addormentarsi di notte.
Il nostro corpo deve adattarsi a questa nuova routine, e ciò può richiedere un po' di tempo: ecco perché si dorme peggio durante il cambio di stagione.
Adesso che abbiamo capito il perché, scopriamo come migliorare la nostra qualità del sonno durante questi periodi.
Prima di illustrare le 3 tecniche per dormire meglio nei cambi di stagione, è doveroso fare una premessa.
Ricorda che ogni individuo è diverso, quindi potresti dover sperimentare diverse strategie per capire cosa funziona meglio per te durante i cambi di stagione. Se le difficoltà nel sonno persistono o peggiorano, potrebbe essere utile consultare un medico o uno specialista del sonno.
Fatta la doverosa premessa, possiamo ora addentrarci alla scoperta delle 3 tecniche per dormire meglio nei cambi di stagione.
Come dicevamo prima, l'accorciarsi delle giornate ha un impatto sul nostro ciclo circadiano, il ritmo biologico che regola il sonno e la veglia.
Una tecnica efficace per aiutare a stabilizzare il bio-ritmo è praticare tecniche di respirazione rilassante prima di andare a dormire.
Una tecnica di respirazione molto efficace è la tecnica 4-7-8.
In che cosa consiste la tecnica 4-7-8?
Con la bocca chiusa, inspira per 4 secondi, trattieni il respiro per 7 secondi ed espira per 8 secondi. Lascia passare 5 secondi e ricomincia.
Come vedi, eseguirla è davvero facile, e ti assicuro che anche è estremamente efficace. Questo tipo di respirazione aiuta a calmare il sistema nervoso e prepara il corpo per il sonno.
Questa tecnica, oltre che conciliare il sonno, può essere anche molto utile per chi soffre d’ansia. In una situazione ansiogena infatti, questa tecnica può essere utilizzata per riprendere il controllo del proprio respiro e concentrare la propria attenzione su altro.
Oltre a praticare la tecnica 4-7-8, trascorrere almeno 15 minuti all'aperto ogni giorno, preferibilmente al mattino, può influenzare positivamente il nostro ritmo circadiano.
L'esposizione alla luce solare naturale, aiuta a regolare la produzione di melatonina, l'ormone del sonno, fondamentale per combattere l'insonnia.
Questo, contribuisce a sincronizzare il nostro corpo con i ritmi naturali del giorno e della notte, migliorando la qualità del sonno e diminuendo la stanchezza cronica.
Un'altra tecnica che può favorire un sonno migliore durante i cambi di stagione è la ginnastica ipopressiva.
Questo particolare tipo di ginnastica, coinvolge il rafforzamento dei muscoli profondi dell'addome e del pavimento pelvico attraverso esercizi di respirazione specifici.
Oltre a contribuire a liberare l'intestino dal gonfiore, questa tecnica, può migliorare la salute di reni, fegato ed intestino.
Il collegamento tra l'apparato digerente e la qualità del sonno è stato ampiamente studiato: riducendo il gonfiore e favorendo una migliore circolazione sanguigna attraverso la ginnastica ipopressiva, è possibile promuovere una sensazione di leggerezza che può tradursi in un sonno più profondo e riposante.
L'orologio interno del nostro corpo influenza anche il processo di digestione.
Mangiare una cena abbondante, soprattutto se poco prima di andare a dormire, può mettere a dura prova il sistema digestivo durante le ore notturne, ostacolando il sonno.
Invece, è consigliabile mangiare almeno tre ore prima di coricarsi.
Quando ci addormentiamo, infatti, il nostro corpo si concentra sulla rigenerazione e la riparazione degli organi. Se l'energia è impegnata nella digestione, questo processo può essere compromesso.
Con una pausa digestiva adeguata prima di coricarsi, il corpo può concentrarsi su altre funzioni vitali durante il sonno, favorendo il recupero.