COME STAR BENE CON SE STESSI NEL 2024
Benvenuti nel primo articolo dell’anno e buon 2024!
Siamo ormai a metà gennaio, i buoni propositi li abbiamo scritti e abbiamo ripreso la nostra routine quotidiana dopo le due meritate settimane di vacanze di Natale.
E ora? E adesso tocca attivarsi per fare in modo che quei buoni propositi non rimangano solo scritti su un pezzo di carta, ma diventino componente attiva nella nostra vita.
Io non posso sapere quali siano i tuoi buoni propositi per il nuovo anno, ma so sicuramente che, per scriverli, hai riflettuto sulle opportunità e le sfide che il futuro ci riserva, e uno degli obiettivi è star bene con se stessi.
Spesso, queste riflessioni di inizio anno, sono accompagnate da una piccola dose di ansia. Quindi, per iniziare questo nuovo capitolo con il piede giusto, ho deciso di fornirti strumenti pratici, che ti guideranno attraverso una metamorfosi personale.
Iniziamo con il riconoscere che è assolutamente normale sentirsi sopraffatti.
Tuttavia, più importante di tutto è comprendere e imparare a gestire l'ansia per riuscire a stare bene con se stessi. Questo è il punto di partenza fondamentale, il primo passo verso una trasformazione positiva.
Per riuscire a star bene con se stessi, è fondamentale la consapevolezza emotiva, che sarà oggetto di questo articolo. Parleremo infatti di cos’è la consapevolezza emotiva e delle 5 tecniche per raggiungerla gradualmente ed efficacemente.
Pront* ad iniziare questo nuovo percorso che ha come obiettivo il credere in se stessi?
Iniziamo!
La consapevolezza emotiva, riguarda il riconoscere e accettare le proprie emozioni. Essa è il fondamento su cui si basa la trasformazione personale: infatti, affrontare le emozioni senza giudicarle, è il primo passo verso una connessione più profonda con se stessi.
La consapevolezza emotiva implica il riconoscimento delle nostre emozioni senza giudicarle. È un atto di auto-osservazione che ci permette di comprendere meglio noi stessi e di affrontare la vita con maggiore equilibrio e sicurezza; praticare la consapevolezza emotiva significa esplorare e accogliere le emozioni che sperimentiamo, senza etichettarle come positive o negative.
Spesso, la società ci insegna a nascondere o minimizzare le emozioni considerate "negative", ma la consapevolezza emotiva ci invita invece a guardarle negli occhi senza paura.
Immagina di camminare attraverso un bosco fitto. La consapevolezza emotiva agisce come una mappa dettagliata, permettendoti di navigare attraverso gli alberi delle tue emozioni. Riconoscere la tristezza, la gioia, la paura o la rabbia senza giudizio è come dispiegare questa mappa. Solo quando riconosciamo il terreno su cui camminiamo possiamo scegliere consapevolmente la direzione da prendere.
Come star bene con se stessi raggiungendo la consapevolezza emotiva
Diventare consapevoli di se stessi e delle proprie emozioni, è un grande obiettivo da raggiungere e il cammino, ammettiamolo, non è dei più semplici, ma allo stesso tempo, non è impossibile.
Qui di seguito vedremo 5 tecniche e buone abitudini da intraprendere se vuoi iniziare il tuo cambiamento nel 2024 e arrivare veramente a credere in se stessi.
1. La gestione delle emozioni intense
Affrontare emozioni intense richiede una comprensione profonda di se stessi e delle proprie reazioni. È come imparare a domare un fiume in piena: è necessario capire la forza delle emozioni e al contempo guidarle nella giusta direzione.
Il primo passo è riconoscere che le emozioni intense sono parte integrante della nostra esperienza umana e che non devono spaventarci.
Quando senti l'urgenza di un'emozione intensa, fermati per un momento. Respira profondamente. Questo semplice atto può fare miracoli nel calmare il turbine delle emozioni. In questo stato di calma, puoi esplorare la radice dell'emozione. Cosa la sta scatenando? Come puoi rispondere in modo costruttivo?
Chiariamo una cosa importante: la gestione delle emozioni intense non significa soffocarle o ignorarle, ma piuttosto comprendere il loro messaggio e rispondere in modo adatto. Imparare a canalizzare l'energia delle emozioni intense in azioni costruttive può portare a una maggiore resilienza e una maggiore consapevolezza di se stessi.
2. Autoregolazione emotiva
L'autoregolazione emotiva implica il potere di modulare le emozioni senza dipendere solo da fattori esterni. In sostanza, ciò significa diventare architetti consapevoli delle nostre risposte emotive. Un modo per coltivare questa abilità è attraverso la pratica regolare di tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda e la meditazione.
Quando sviluppiamo l'autoregolazione emotiva, diventiamo più resilienti di fronte alle sfide della vita e si riesce anche a star bene con se stessi. Le tempeste emotive sono eventi che possono accadere e, purtroppo, non sono pienamente evitabili, in quanto, le emozioni, non dipendono dalla nostra volontà, ma lo sviluppo della capacità di navigarle con serenità e consapevolezza aiuta ad affrontarle .
Un esempio pratico potrebbe essere quello di identificare i momenti in cui solitamente reagiamo impulsivamente: fermiamoci e valutiamo la situazione in modo più equilibrato. Per le prime volte, può essere anche utile comprendere a posteriori il perché delle reazioni, in modo da porre in atto un comportamento diverso la volta successiva.
Ricordati che l'autoregolazione emotiva è un processo in continua evoluzione che richiede pratica costante, auto-riflessione e pazienza con noi stessi. Metterci dell’impegno è un investimento prezioso per il tuo benessere emotivo e contribuirà in modo significativo al percorso alla ricerca di se stessi.
3.Riduzione dell'impulsività
L'impulsività, spesso associata a reazioni istantanee e non riflessive, può influenzare le nostre decisioni, ma soprattutto, le relazioni con gli altri, anche in modo estremamente significativo.
Attenzione però, la riduzione dell'impulsività non significa sopprimere la spontaneità, ma piuttosto sviluppare una maggiore consapevolezza di se stessi e delle risposte immediate.
Un modo per affrontare l'impulsività è esercitarsi nella pausa riflessiva. Quando ti trovi di fronte a una decisione importante o a una situazione emotivamente carica, prenditi un momento per respirare e riflettere prima di agire. Questa pausa può fare la differenza tra una risposta impulsiva e una scelta più ponderata.
Inoltre, lavorare sulla consapevolezza delle tue emozioni è fondamentale. Riconoscere le emozioni che alimentano l'impulsività ti dà il potere di gestirle in modo più costruttivo. Ad esempio, se provi rabbia, concediti uno spazio per esplorare la radice di questa emozione prima di reagire istintivamente.
La riduzione dell’impulsività è una tappa fondamentale nel percorso alla scoperta di se stessi e richiede pratica costante e auto-osservazione, quindi, non demoralizzarti se non riesci subito nel tuo intento, è assolutamente normale.
4. Adattamento alle situazioni
La vita è un susseguirsi di situazioni mutevoli, e la nostra capacità di adattarci determina in gran parte la nostra qualità di vita. L'adattamento alle situazioni non significa piegarsi passivamente di fronte alle circostanze, ma piuttosto sviluppare la flessibilità emotiva necessaria per rispondere in modo costruttivo.
Partiamo dal presupposto che ogni situazione è unica e richiede una risposta adatta al contesto. L'adattamento emotivo ci invita a modulare le nostre reazioni in base alle sfide che ci si presentano.
Ad esempio, di fronte a un ostacolo imprevisto, si potrebbe inizialmente provare frustrazione o stress e non riuscire a credere in se stessi e nelle proprie capacità come si vorrebbe; Tuttavia, invece di lasciarci sopraffare da queste emozioni, è possibile adottare una prospettiva più ampia e cercare soluzioni creative, adattandoci, quindi, alla situazione.
La pratica dell'adattamento emotivo richiede anche una certa dose di autoconsapevolezza. Osserva le tue risposte emotive in diverse situazioni. C'è un modello ricorrente? Come puoi regolare la tua risposta emotiva in modo da adattarti meglio alle circostanze?
In questo modo, l'adattamento alle situazioni diventa una forma avanzata di regolazione emotiva.
5. Il diario della gratitudine per credere in se stessi
Un modo efficace per iniziare a credere in se stessi e raggiungere la consapevolezza emotiva è la scrittura di un diario della gratitudine. Questo semplice atto, infatti, può trasformare radicalmente la nostra prospettiva, plasmando la nostra percezione del mondo e alimentando un miglioramento significativo.
Ogni giorno o ogni settimana, prenditi un momento per riflettere su ciò per cui sei grat*. Potrebbe essere un piccolo gesto di gentilezza, un momento di gioia, o anche una lezione appresa da una sfida. Scrivere queste esperienze ha il potere di ancorarle nella nostra memoria e di creare uno spazio per la riflessione positiva.
Il diario della gratitudine funge da specchio per le bellezze spesso trascurate della nostra vita. Infatti, quando annotiamo le cose per cui ci sentiamo grati, creiamo una sorta di raccolta di tesori emotivi: questo atto non solo ci permette di rivivere momenti speciali, ma ci insegna anche a concentrarci su ciò che è positivo nelle nostre vite, anche durante periodi difficili.
Inoltre, mantenere un diario della gratitudine è un modo tangibile di monitorare il nostro percorso di crescita personale, evidenziando i cambiamenti positivi che possono sfuggire alla nostra attenzione quotidiana, aiutando anche a credere maggiormente in se stessi.
Il processo per credere totalmente in se stessi è un processo lungo e sicuramente non semplice, ma anche fatto di tanti piccoli traguardi e soddisfazioni che ti porteranno a diventare la migliore versione di te stess*.
Nel 2024, impegnati a coltivare la consapevolezza emotiva, a gestire le emozioni con saggezza e a praticare la gratitudine.
Sarà un viaggio emozionante, in cui ognuno di noi, è il protagonista della propria storia di crescita personale.
Ti auguro che questo nuovo anno sia ricco di scoperte, di consapevolezza e di momenti di gratitudine.
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